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Quattro o cinque cose utili da sapere su TikTok

Quattro o cinque cose utili da sapere su TikTok

Sono approdato su TikTok un po’ per caso, un po’ per lavoro: un nuovo social, bisognava saperne di più, anche solo per rispondere alle domande dei clienti che chiedono “Ma che è ‘sto TikTok?”.

Così mi sono registrato, l’ho spulciato un po’, poi ho iniziato a caricare i primi video, così, più per caso che altro, senza una vera pianificazione, riciclando dei reel già fatti su IG o, peggio, caricando delle semplici foto con musica e qualche gif ad abbellire il tutto.

Poi ho incominciato ad avere le idee un po’ più chiare, mi sono inventato un format e ho pubblicato qualche video.

Poi ho sperimentato altro.

Poi mi sono rotto le palle di montare video, tagliare, sistemare template, e ho fatto una cosa facile e veloce, mi sono schiaffato il cellulare vicino alla faccia e ho iniziato a chiacchierare di quello che mi piaceva e dell’argomento della trasmissione che conduco su Radio Kaos Italy: il cinema.

E le cose hanno preso un’altra piega. E ho proseguito così.

Così cinque, sei cosette, mi pare di averle capite (fino a che l’algoritmo non cambierà ancora una volta le carte in tavola), e visto che sempre più amici e colleghi mi chiedono info su Tik Tok, ho racchiuso le mie considerazioni in questi punti.

Però prima un appunto, una precisazione che è doveroso fare per capire meglio la filosofia che c’è dietro TikTok e cioè: cos’è TikTok?

A inizio articolo ho usato il termine social, e così viene apostrofato quasi ovunque, ma non è corretto.

“Siamo una piattaforma di intrattenimento”, ha affermato Blake Chandlee, un senior application manager di TikTok, in un’intervista con CNBC a giugno.

La differenza tra TikTok, Facebook o Instagram è tutta qui. Queste ultime basano i loro algoritmi sulle relazioni sociali, TikTok molto molto meno, forte di un modus di fruizione veramente assuefacente, che tutti stanno tentando di emulare, da IG a Amazon. Ma su questo ci torneremo, e intanto ecco i miei 2 cents sulla piattaforma del momento.

1
L’algoritmo di TikTok: croce e delizia

All’inizio vedrete balletti e culi, ammiccamenti e culi, pseudo guru e culi, polemiche incomprensibili e culi, pian piano (ma neanche tanto), l’algoritmo si tara secondo i vostri gusti, sul quello su cui voi vi soffermate, e il feed di TikTok diventerà un luogo dove scoprire un sacco di contenuti interessanti.

Poi, oh, se volete vedere i culi vedrete solo culi.

2
Ma devo fare per forza i balletti? E se non so ballare?

Questa è la cosa che la maggior parte delle persone credono, sbagliando. No, non dovete per forza ballare, cantare o fare gli scemi. Dovete portare, dovete offrire un contenuto, sta a voi e alla vostra creatività e ai vostri interessi decidere quale.

3
Scegli la tua nicchia

Questo vale un po’ per tutti i social e anche su TikTok è fondamentale. Parlare di tutto equivale a parlare di niente. Scegliete un argomento di cui siete assoluti padroni (anche se fossero i tappi delle bottiglie di birra giapponesi), troverete sicuramente qualche appassionato come voi che le colleziona. Quella sarà la vostra nicchietta, curatela e crescerete insieme.

4
Parola d’ordine “contenuti”

Ti dò una brutta notizia, amico collega & boomer, se mi pubblichi una foto con scritto, “Questo è il mio nuovo libro”, questo è la mia nuova trasmissione, seguiteci etc etc, farai un bel tonfo. Non sei Fedez o la Ferragni, e alle persone non frega un beneamato. Puoi provare a pubblicare un video in cui dici “Vi aspetto alle ore 15 per una nuova puntata di…” fidati, l’ho fatto, ma non serve a niente, meglio se in quella puntata hai un ospite interessante (per esempio, parlo nell’ottica della trasmissione radio), fare uno scambio di battute in un minuto, una piccola gag, un micro estratto. Funziona di più.

5
Pubblicapubblicapubblica

L’algoritmo di TikTok è funzionale ma bastardo, nel senso che più pubblicate meglio è, ho l’impressione che contenuto trascina contenuto, in un effetto valanga che genera visualizzazioni, commenti e follower.

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